Italian Koi Expo, un successo internazionale!
Si è conclusa con un successo la prima edizione di Japan Show ed Italian Koi Expo, il primo salone interamente dedicato alla cultura giappone che ha ospitato il concorso internazionale di carpe giapponesi. La partnership Petsfestival e Cremona Fiere che ha ospitato Italian Koi Expo organizzato da Italian Koi Association mette le basi ad una manifestazione che diventerà tappa fissa annuale e che avrà sempre maggior importanza anche a livello internazionale.
Oltre ad essere coinvolti a livello organizzativo siamo stati presenti anche con uno stand collaborando con Luca e Riccardo di Thareefest nell'allestimento dello stand Anteprima Petsfestival.
Presente nel nostro stand anche Sandro di Thegoldaquatic che quest'anno collabora con Petsfestival nella gestione della campagna social dell'evento allpet più grande in Italia.
le nostre dirette facebook durante la premiazione
una panoramica del salone
Da sinistra: Roberto Biloni (Presidente di Cremona Fiere) Barbara Manfredini (Assessore commercio, turismo e sicurezza di Cremona), Gian Domenico Palieri (Presidente di Petsfestival) Amamiya Yuji e la moglie (Console generale del Giappone), Sebastiano Adami (Presidente Italian Koi Association) e Mario Bertocco (Responsabile Acquariologia Petsfestival e Japan Show)
Nella giornata di Domenica ho avuto il piacere di consegnare i premi messi in palio da Blue Line agli appassionati Italiani che hanno partecipato al Japan Show
Redazione Il Nazionale presenta l'inaugurazione del Japan Show
Radio Bruno: anticipazioni sul Japan Show
Al termine della premiazione è stata annunciata la data della seconda edizione di Italian Koi Expo e Japan Show che si terrà sempre a Cremona Fiere il 20 e 22 maggio 2023
Un altro Oscar dell’agricoltura, questa volta per la creatività
Grazie al sistema innovativo messo a punto per la coltivazione sostenibile di piante ornamentali per acquari e laghetti, a loro volta in grado di pulire come fossero delle “spazzine” gli ambienti acquatici, il nostro vivaio è il vincitore nazionale dell’Oscar Green per la creatività, il premio all’innovazione giovane in agricoltura promosso da Coldiretti e Campagna Amica.
Durante la pandemia, la sensibilità verso la natura e gli acquari è cresciuta esponenzialmente. Abbiamo continuato ad investire nella nostra azienda produttiva, avviando nuovi progetti e scommettendo su un sistema innovativo di coltivazione sostenibile. Le piante ornamentali condividono l’ambiente acquatico con i pesci, di cui assorbono le sostanze di scarto. In questo modo le piante depurano l’acqua e creano un circolo virtuoso, che permette di ridurre al minimo l’utilizzo di fertilizzanti.
I riconoscimenti sono stati assegnati a Roma in occasione del “salone della creatività Made in Italy in tempo di guerra” alla presenza del presidente Coldiretti Ettore Prandini, della delegata nazionale dei giovani Veronica Barbati e del ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli. Presenti anche Gianpaolo Vallardi, presidente della commissione Agricoltura del Senato, Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente della Camera, Angelo Frascarelli, presidente di Ismea, Carlo Gaudio, presidente del Crea, e l’onorevole Maria Chiara Gadda.
L'Onorevole Maria Chiara Gadda e il delegato provinciale Enrico Montonati hanno mostrato grande interesse per il nostro sistema produttivo.
Al momento della premiazione un ringraziamento a Coldiretti Bergamo ed in particolare ad Annamaria Fortini che ha saputo cogliere l'innovazione in quello che per noi è la normalità, la quotidianità del nostro lavoro.
CORSO LAGHETTO
LIVE AL VIVAIO
Per sabato 5 Marzo, in collaborazione con Oase Italia, abbiamo organizzato il corso sul laghetto presso la sede produttiva La Mangrovia a Carvico (Bergamo) in via bedesco snc.
il vivaio aprirà alle 9 e sarà possibile visionare le serre e i laghetti in cui viene fatta la produzione.
Alle 10.30 comincerà il corso tenuto da OASE che tratterà la progettazione e la realizzazione del laghetto, seguirà l'intervento degli ittiopatologi di GREENVET che parleranno della preparazione all'inserimento dei pesci in laghetto, interverrà Il dottor Andrea Gollin che ci parlerà dell'importanza delle piante nei mini pond.
L'apertura del corso sarà tenuta da Yuri Pavanello, segreterario di IKA (Italian Koi Association) che presenterà il KOI EXPO, Concorso internazionale di carpe giapponesi, che si terrà a Cremona Fiere il 21 e 22 Maggio.
Come raggiungerci:
Il vivaio si trova a Carvico (Bergamo), in via Bedesco snc.
Posizione tramite google maps https://goo.gl/maps/B32XNsLhpyCEzxcb9
Il corso è gratuito e la partecipazione è libera. E' gradita la conferma della vostra presenza il giorno precedente all'evento.
Per il parcheggio consigliamo di impostare sul proprio navigatore la Via Baroni Scotti (56/72) a Sotto il Monte Giovanni XXIII e di raggiungere il vivaio a piedi tramite la pista ciclabile (circa 100 metri), non possiamo garantire suffiicienti posti auto all'interno del vivaio.
Il corso si tiene all'aperto, in caso di pioggia o cattivo tempo l'evento verrà rimandato.
Le nostre piante agli stand del Petsfestival 2021
In occasione del Petsfestival 2021, il punto di riferimento fieristico per gli appassionati di acquariologia, abbiamo avuto il piacere di fornire piante e pesci allo stand di Oase.
I bravissimi acquascaper Gloria Ciriello e Samuele Gamberini hanno proposto 3 attività live durante la due giorni, mostrando al pubblico tecniche e segreti per allestire i bellissimi acquari Oase.
Oggi vi presentiamo l'allestimento dell'acquario Oase ScaperLine 100 con tecnica Ryoboku
Nell'allestimento live che vi proponiamo di seguito abbiamo fornito Muschi, Riccia fluitans, Glossostigma elatinoides, Ludwigia mini super red e Rotala sp. "orange juice"
Le piante utilizzate i fiera sono acquistabili nel nostro shop online
Muschio CLICCA QUI
Ludwigia e Rotala CLICCA QUI
Pratino CLICCA QUI
La consegna della targa che attesta l'apprezzamento da parte di Oase ci ha riempiti di orgoglio e siamo convinti che la partnership con questa azienda potrà durare a lungo.
Marcello Bianchin, Direttore di Oase Italia, consegna la targa a Federica Masella, titolare de La Mangrovia
Le piante e i muschi sono disponibili nella sezione dedicata
Tutti gli ultimi arrivi di legni e radici per acquascaping
Betta stiktos Blue
Una nuova varietà marchiata made in Italy
Avevamo precedente parlato di Betta stiktos in questo articolo nel quale abbiamo evidenziato la vicinanza fenotipica tra B. stiktos e B. smaragdina
Questa nuova varietà è uno dei risultati ottenuti dallo studio e la ricerca su Betta alien, ibrido tra B. stiktos, B. smaragdina e B. mahachaiensis al fine di comprenderne meglio la genetica (abbiamo approfondito l'argomento sui Betta alien in questa presentazione)
Nella fotografia e nel video a seguire vi presentiamo quello che abbiamo chiamato Stiktos Blu, il primo risultato ottenuto dallo studio sulla genetica di questi esemplari, non si tratta esemplari wildform ma di ibridi nuovi
Nel video di seguito l'ibrido Betta alien
E' evidente la somiglianza tra Stiktos blue ed alien, in particolare per quel che riguarda il disegno sulla pinna dorsale, la pinna anale e ventrale ha invece tratti tipici di Betta smaragdina. Stiktos Blue può essre definito a tutti gli effetti progenitore di Betta alien, l'archetipo su cui è stato fatto il successivo lavoro di selezione per migliorare l'ideriscenza, riducendo la dimensione delle pinne, con l'utilizzo di Betta mahacaiensis.
Stiktos blue nuova varietà è acquistabile nel nostro shop online a questo link https://www.lamangrovia.com/Stiktos-blue-nuova-variet
Uno speciale ringraziamento ad Andrea Sassi per il prezioso lavoro che ha fatto con questi pesci al fine di comprenderne al meglio la genetica e la trasmissione dei caratteri
BETTA STIKTOS
La rarità del Mekong
Betta stiktos è uno tra i più rari, se non il più raro, rappresentante del complesso splendens, si trova solo nel fiume Mekong nel nord della Cambogia.
Al momento non è contemplato nella red list, probabilmente solo perchè non ci sono abbastanza informazioni ufficiali a riguardo, ma pare sia fortemente minacciato in natura.
Il termine stiktos deriva dal greco e significa letteralmete maculato, in riferimento al disegno a macchie circolari presente sulla pinna dorsale. Appare simile a B. smaragdina ma il corpo è più robusto e le pinne più corte.
I nostri Betta stiktos provengono da un allevamento tailandese, la linea è mantenuta in purezza in acquario con lo scopo di evitare inutili prelievi in natura, gli esemplari attualmente venduti nel nostro shop online provengono da questa linea, sono nati in Italia e cresciuti nelle nostre vasche.
Pagina dedicata all'acquisto di Betta stiktos CLICCA QUI
La particolarità di molte specie di Betta wildform, tra cui Betta stiktos, è che possono essere allevati in piccoli gruppi, in base alla dimensione della vasca. I nostri stiktos sono attualmente mantenuti a valori di pH compresi tra 6.5 e 7 e conducibilità 500 microsiemens, valori più alti sono ben tollerati ma per ottenere la riproduzione consigliamo di acidificare ulteriormente aggiungendo foglie di catappa e di abbassare la conducibilità utilizzando acqua d'osmosi.
In Italia esistono gruppi di appassionati impegnati in progetti di mantenimento in purezza di specie wildform a rischio di estinzione con lo scopo di studiare queste specie rare, condividere esperienze e scambiarsi pesci, al fine di evitare i prelievi in natura. La nostra azienda è particolarmente sensibile a questa tematica ed invitiamo chiunque voglia cimentarsi con i Betta wildform di informarsi al meglio prima dell'acquisto, sia per ottenere esemplari NON di cattura, molto spesso deboli e malati, sia per preparare una vasca idonea che possa portare ad ottenere successo con questi stupendi pesci.
OSCAR GREEN 2021
Un premio che spinge a volersi migliorare ancora di più
L’Oscar Green è il premio che Coldiretti assegna ai giovani innovatori nell’ambito dell’agricoltura
La categoria “Sostenibilità e transizione ecologica” premia le imprese che lavorano e producono in modo ecosostenibile, che tutelano e valorizzano l’ambiente, che puntano sul recupero. Imprese che rispondono ai principi di economia circolare e alla chimica verde, riducendo i rifiuti, risparmiando energia e materiali attraverso processi che tutelano l’ambiente ed è proprio in questa categoria che il nostro vivaio è stato riconosciuto come primo classificato.
Il 15 ottobre presso la stupenda location del Museo del Violino a Cremona, si è tenuta la premiazione degli Oscar Green
Alla cerimonia sono intervenuti
Un evento di grandissima importanza, ripreso da numerose testate giornalistiche, nel quale anche le autorità hanno evidenziato l'importanza del ruolo dell'agricoltura sia in ambito economico sia in ambito ecologico. Per quanto riguarda il nostro vivaio è stato riconosciuto l'impegno nel ridurre l'utilizzo di fertilizzanti e la lotta biologica ad insetti dannosi ed invasivi tramite predatori naturali.
Il vivaio si estende su una superficie di 5000 metri quadrati ed attualmente conta di
300 metri quadrati di produzione in serra
oltre 120 metri cubi di stagni
20 metri cubi di vasche
130 mastelli tra i 230 e 1000 litri
La produzione delle piante è correlata all'allevamento di pesci ornamentali e piccoli crostacei, il carico organico creato dai pesci viene utilizzato dlle piante per il loro sviluppo riducendo o azzerando l'utilizzo di fertilizzanti, inoltre la presenza di predatori naturali come pesci, libellule anfibi, riduce la presenza di organismi fastidiosi come afidi e zanzare.
Betta Alien
Una nuova linea creata in cattività tramite ibridazione
Stupendi esemplari che in natura non esistono ma sono frutto di ibridazioni in cattività fra specie diverse wildform.
L'alien è frutto di incroci fra 3 diverse specie:
1. Betta stiktos
2. Betta smaragdina (var. guitar)
3. Betta mahachaiensis
Nuovi colori sono stati ottenuti utilizzando ceppi di Betta splendens.
Il nome Alien deriva dal fatto che un cliente del creatore di questi ceppi commentò una fotografia di questi ibridi chiamandoli alieni. Al selezionatore di queste linee piacque il nome Alien, e questi pesci hanno cominciato a diffondersi con questo nome fino a quando il Ministero della pesca tailandese si pose il problema che il termine alieno potesse essere confuso con "specie aliene", ovvero alloctone. Fu quindi dato il nome Lai Thai .
Alien blue Alien green
Alien copper Alien stell
ITALIAN KOI EXPO
CONCORSO INTERNAZIONALE DI CARPE GIAPPONESI
Arriva in Italia lo Show di carpe koi, un evento internazionale organizzato da IKA (Italian Koi Association) in collaborazione con Petsfestival (www.petsfestival.eu) e Cremona Fiere (www.cremonafiere.it)
Una manifestazione fortemente voluta dagli appassionati di questi bellissimi animali ma anche da tutti gli amanti di laghetti e ambienti acquatici.
L'evento si propone quindi di diventare un appuntamento annuale fisso dove ammirare le koi dei migliori allevatori e rivenditori ma anche tutto sulla tecnica e gestione della vasca per le koi, piante ed altri pesci da ospitare in laghetti e minipond, articoli di design per il giardino giapponese, oltre ad un programma di conferenze per apprendere tutto su questo straordinario mondo.
Sicuramete non mancheremo di partecipare come espositori
Riportiamo di seguito il comunicato del presidente di IKA fatto sui social alla vigilia di Natale e subito ricordiviso dalla pagina OEPI (Organizzatori Eventi Pet Italia)
Cari Soci e cari appassionati, dopo tanta dedizione e innumerevoli sacrifici per questa passione che ci accomuna, siamo lieti e orgogliosi di comunicarvi che anche Italian Koi Association ha un regalo di Natale per voi:
IL KOI SHOW ITALIANO È TORNATO!
ITALIAN KOI EXPO 2022
Un ringraziamento speciale a PETSFESTIVAL e a CREMONAFIERE per la partnership essenziale!
Appuntamento a Cremona Fiere sabato 21 e domenica 22 Maggio!
Esperienza d'allevamento con i guppy snakeskin doppia spada
Riporto di seguito l'esperienza di allevameto e selezione fatta dal nostro collaboratore Mario
Quando nel 2007 conobbi il mondo dei guppy di selezione una delle varietà che mi colpi maggiormente furono i guppy con caudale a forma di spada. Reperii i primi guppy di selezione, varietà snakeskin doppia spada, da Nico Roselli.
Il ceppo di cui voglio parlare in questo articolo, per il fatto che ad oggi ancora lo mantengo nella mia fishroom, proviene invece dall'allevatore Pietro Bolognosi di Ferrara.
Pietro mi diede un gruppo di riproduttori nell'agosto 2008, lo stesso mi spiegò che quegli esemplari erano figli identici di un unico maschio ottenuto casualmente che fu fatto accoppiare con la madre (backcrossing).
Come per ogni nuova linea il ceppo aveva grandi potenzialità, tutto stava a capirne la genetica per poterla sfruttare al meglio nel lavoro di selezione.
Prima della fine dell'anno avevo una vasca piena di pesci pressochè identici, del tutto simili ai loro genitori, salvo un'eccezione che fu fondamentale e di cui parlerò più avanti.
Potendo osservare questi pesci in ogni fase della loro crescita, e soprattutto avendo avuto la possibilità di confrontarmi con le esperienze di altri allevatori ho potuto cominciare a fare qualche considerazione genetica.
La particolarità di questi esemplari è quella di avere una colorazione molto scura che lo snakeskin, nella parte posteriore del corpo, lasciava intuire anche in pesci adulti, seppur tendesse a coprirla.
Le fotografie rappresentano un maschio F1 Snakeskin doppia spada
La colorazione dei pesci ottenuta in F1 era veramente molto interessante, di contro le forme, soprattutto della caudale, erano veramente pessime.
Dovevo inoltre capire se in questo ceppo la colorazione Snakeskin era ad eredità maschile o femminile.
Non avevo inoltre compreso cosa fosse quella colorazione scura presente sotto la filigrana e magiormente visibile nelle femmine.
Molti dubbi, alla luce dei risultati ottenuti, furono poi risolti.
INCROCIO 1
Ho ipotizzato che nel ceppo lo snakeskin fosse X-linked e che quindi le femmine avrebbero potuto trasmettere questo disegno ai propri figli.
L'obiettivo che mi ero posto, qualora l'ipotesi fosse stata corretta, era di ottenere esemplari snakeskin con forma della caudale migliore. Avrei potuto con facilità reperire per questo incrocio esemplari vienna emerald, l'amico allevatore Giovanni Imeri mi passò invece un esemplare maschio di snakeskin doppia spada davvero molto interessante.
Esemplare maschio di snakeskin doppia spada. esemplare e fotografia di Giovanni Imeri, a destra femmina F1 utilizzata per l'incrocio.
Il risultato fu assolutamente inaspettato. I maschi ottenuti presentavano forma della caudale decisamente migliore rispetto ai riproduttori utilizzati, corpo scuro con macchie rosse, solo nella parte anteriore del corpo un leggero disegno che lasciava intuire lo snakeskin. Le femmine invece decisamente più chiare e con la filigrana sulla pinna cuadale e dorsale.
Mostrai questi esemplari in occasione della Fiera Agricola di treviglio nell'aprile 2009 durante la quale l'AIG aveva organizzato una piccola esposizione di guppy show.
La conclusione dopo lunghe osservazioni fu che i maschi ottenuti erano half black, ed in particolare il gene causa della colorazione scura era half black I, meno forte rispetto all' HB II riconoscibile ad esempio nei classici half black red (corpo nero e pinne rosse) diffusi sia nella forma commerciale tipicamente asiatica, sia nel mondo della selezione del guppy show.
Di conseguenza le femmine originali utilizzate come riproduttori, così come la madre di questi pesci, erano e portavano l'half black.
Lo stesso gene era la causa della colorazione scura sottostante il disegno snakeskin sia nel riproduttore sia nella F1. Proseguii poi stabilizzando questa nuova varietà.
INCROCIO 2
Dopo aver fatto il primo esperimento feci una prova partendo da considerazioni completamente diverse, suppur altrentanto semplici e di attuazione immediata.
Ipotizzando che il carattere snakeskin fosse ad eredità maschile (Y-Linked) avrei dovuto utilizzare per questo incrocio esemplari femmine provenienti da un ceppo pregiato per quel che riguardava la forma della caudale, con colorazione che non sarebbe andata a contrastare o sovrapporti al disegno snakeskin trasmesso dal padre.
Scelsi come maschio riproduttore un esemplare F1 diverso rispetto ai fratelli, considerazioni successive mi fecero comprendere che probabilmente l'unica differenza a livello genetico fosse l'assenza del gene half black. l'esemplare appariva con un disegno snakeskin nella parte anteriore del corpo molto intenso ed una filigrana snakeskin molto fine e gradevole su tutto il corpo, sulla pinna dorsale e sulla caudale, limitatamente alla zona compresa fra le due spade, infine il colore scuro era completamente assente. Le forme non erano particolarmente piacevoli, le spade, seppur uniformi, erano grossolane, la dorsale non rispettava per nulla lo standard tipico dei guppy doppia spada.
Tutto sommato un pesce molto meritevole ed interessante da mettere in riproduzione. Nella primavera del 2009 Francesco Tumino mi passò delle femmine della varietà di vienna emerald spada inferiore, sia base gray che blond, di elevato pregio che mi sarebbero servite sia per cercare di ottenere degli snakeskin, probabilmente con forme migliori, sia per cominciare a fare qualche considerazione sulla genetica e sull'eredità delle spade. Il maschio di questa varietà è rappresentato nelle fotografia si sinistra ed appartiene al medesimo ceppo che ho utilizzato, in particolare si tratta di esemplari base blond. La femmina è rappresentata nella fotografia di destra
Ebbi grossi problemi nell'ottenimento di una figliata da questo incrocio, riuscii a salvare solo pochissimi esemplari nel luglio 2009 dopo di che persi i riproduttori.
Su pochi avannotti un solo maschio, oltretutto caratterizzato da una crescita molto lenta.
Il risultato di questo incrocio fu veramente soddisfaciente, l'esemplare mostrava una buona forma di caudale e dorsale e un ottimo disegno di copertura snakeskin. A distanza di 13 mesi, autunno 2010, decisi di esporlo a 2 concorsi Italiani di Guppy Show, la manifestazione Guizzi di Colore, tenutasi a Varese e la manifestazione Sera Aquaforum tenutasi a Bentivoglio.
In entrambe le competizioni la coppia ha fatto un primo posto nella categoria guppy con forme di spada.
Dopo le manifestazioni ed un periodo di quarantena ho rimesso in riproduzione questo esemplare con una femmina di vienna emerald blond spada inferiore affine a quella utilizzata per ottenere lo snakeskin doppia spada.
I risultati, deludenti per chi si sarebbe aspettato degli snakeskin, sono stati di un'intera figliata di Vienna emerald gray spada inferiore potenzialmente validi.
La mancanza di snakeskin apre sicuramente diversi interrogativi.
Perchè il padre non ha trasmesso il disengo ai figli? Perchè nella f2 una totalità di maschi con la spada inferiore?
Probabilmente la colorazione di copertura influenza il manifestarsi di una specifica forma di spada che riesce ad esprimersi solo su determinate colorazioni. L'ipotesi che faccio scaturisce dal fatto che non ho mai visto esemplari snakeskin spada inferiore, a parte in un'unica fotografia e nemmeno di esemplari di vienna emerald spada superiore, esistono sicuramente guppy affini a livello fenotipico, probabilmente create utilizzando popolazioni di guppy selvatico con spada superiore che anche io ho mantengo da anni.